giovedì 24 novembre 2016

Step 14: Chimica


Le sostanze colorate sono quelle sostanze capaci di assorbire le radiazioni dello spettro elettromagnetico percepibili dall’occhio umano e che costituiscono la luce visibile. 

Come enunciato nell'articolo di Chimicamo del 20 maggio 2012, già nel secolo scorso furono fatti molti studi per capire la relazione esistente tra costituzione chimica e colore. Nel 1868 Graebe e Liebermann notarono che molte sostanze colorate venivano decolorate per riduzione e quindi essi associarono il colore all’insaturazione delle molecole. Nel 1876 Witt giunse alla conclusione che tutte le sostanze colorate dovevano contenere un gruppo cromoforo, cioè un gruppo responsabile del colore. Per Witt tali gruppi erano: -NO2, -NO, -N=N-, C=O e C=C. Oggi vengono considerati cromofori anche altri gruppi che mostrano siti di insaturazione. Le molecole contenenti i cromofori furono chiamate cromogeni. 

Arrivando al bistro, per quanto riguarda la chimica non è possibile dare formula esatta. Infatti é un pigmento di origine organica, vegetale e sintetica, si tratta di un composto non ben identificabile chimicamente, viene infatti prodotto dalla fuliggine del legno di faggio mescolata a gomma arabica, acqua e destrina. Scarsamente coprente si presta alla fabbricazione di acquerelli, mescolato con acqua, gomma arabica. E' solubile in trementina e nafta e si utilizza anche nella tecnica ad olio. Sconsigliata per affresco, encausto e tempera. 

E' possibile tuttavia selezionare pigmenti organici e non, con le relative formule chimiche, che si avvicinano al bistro:


  • BRUNO CASSEL  (formula Fe2O3 * nH2O)
Il bruno o terra di Cassel è un pigmento inorganico naturale, o sintetico. Viene fabbricato tramite la calcinazione di terre bituminose o falsificato mescolando nero fumo e ocra gialla. Proviene dalla Francia, Colonia e Svezia, e viene utilizzato a partire dal XVII° secolo. 



Bruno Cassel



  • OSSIDO MORELLONE 

L’ossido morellone è un pigmento naturale o sintetico molto scuro, una terra quasi nera estremamente coprente. Detto anche “Caput mortum” si caratterizza per la tonalità bruno-violacea. Ha un tono intenso e opaco. E’ stabile chimicamente ed ha un ottimo potere colorante. Si asciuga rapidamente ed ha bisogno di una medio-alta quantità di olio, con cui forma una pasta liscia leggermente polverosa.
Ossido Morellone


  • BRUNO DI MARTE SCURO (Formula : Fe203 )
Il bruno di marte, solitamente disponibile nelle varianti chiaro e scuro, è un pigmento minerale inorganico sintetico. Viene prodotto dalla calcinazione del giallo di Marte ed è usato dal XIX° secolo. Ha un’alta stabilità alla luce, media a temperatura e umidità. E’ un pigmento molto coprente che si asciuga rapidamente. Ha bisogno di una quantità medio-alta di olio e forma una pasta fluida e compatta. E’ interessante usarlo anche più diluito o secco, ma il massimo risultato si ha con il colore compatto, opaco e forte, ossia utilizzando la giusta dose di diluizione. Ha un potere colorante medio-basso.


Tra i pigmenti organici troviamo, invece, la melanina, o più propriamente melanine, che sono pigmenti neri, bruni o rossastri responsabili della colorazione della pelle umana. 


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