Con la creazione di questo blog è stato fatto un viaggio attraverso il colore Bistro, sconosciuto a molti.
Per concludere è utile ripercorrere tutte le tappe di questo viaggio che ci han permesso di conoscere meglio e sotto molti punti di vista questo colore.
Inizialmente è stato fondamentale presentare una breve definizione del colore (
step 1). Tra le traduzioni del suo nome in svariate lingue (
step 2) quella inglese “bistre” è stata importante per la ricerca del brevetto (
step 17) e per trovare un documento (
step 11). Tuttavia solo con la traduzione inglese non saremmo riusciti ad identificarlo in altri campi: nella ricerca del colore in un fumetto (
step 13) è stato necessario il suo nome secondario, ossia fuliggine, che in inglese si dice “soot”.
Come tutti i colori, è classificato attraverso diverse codifiche, che sono state presentate nello
step 3.
Non è stato facile trovare esattamente questo colore in tutti i campi richiesti, ma tra asteroidi con questo nome (
step 6) ed elementi chimici con tonalità molto prossime (
step 14) siamo riusciti a fornire diversi collegamenti.
E’ un pigmento usato fin dai tempi degli egizi (
step 4) e di conseguenza, utilizzando anche le materie prime con cui viene fatto, siamo riusciti a trovare collegamenti anche nei proverbi e nelle credenze popolari (
step 8).
Potendo ricondurlo ad una sfumatura di marrone, è collegato alla natura e quindi, sono stati trovati totem, animali e non, relativi (
step 23) utilizzati anche nella ricerca di un testimonial, un personaggio ( o una mascotte) che potesse rappresentare il bistro (
step 21).
Anche nel mondo dell’architettura (
step 22) il collegamento con la natura è dominante.
Tuttavia il suo impiego principale è nelle arti, come dimostrano gli
step 15 e
18.
Parlando di arte non possono essere esclusi la musica, dove, oltre a vari complessi stranieri, anche una cantante come Mina ha dedicato una canzone alla fuliggine (
step 5) e il cinema, nel quale tutte le ambientazioni naturali e scure fanno uso di questo pigmento (
step 7).
E’ un colore molto forte e dalle origini semplici, tutto ciò si rispecchia anche nel mondo del design (
step 16) e della moda (
step 20).
Tra i vari collegamenti sono stati ricercati anche degli emblemi che utilizzassero questo colore (
step 10), uno dei quali relativo al mondo culinario, dove sono presenti diversi cibi che richiamano il bistro (
step 12).
Nel corso di questo viaggio alla scoperta del bistro, allo
step 9 abbiamo creato un abbecedario, cercando un collegamento con il colore per ogni lettera dell’alfabeto, mentre allo
step 19 ne è stata fatta un’anatomia in prima persona, fino ad arrivare allo
step 24, in cui, richiamando il suo spirito selvaggio per la forma, abbiamo generato una cloud, con i termini che meglio identificano il colore , anche per una ricerca in rete.
Lo scopo di questo viaggio? Ritengo che la risposta a questa domanda possa essere soggettiva, ma una cosa è certa, ogni viaggio, reale o metaforico che sia, arricchisce il nostro bagaglio culturale e come detto da Roberto Benigni:
"La cultura è vita e la vita è bella"